Ho gli occhi pieni di verde.
E' verde il fruscio dei boschi, è verde l'aria, la macchina di mio suocero è verde bottiglia.
In Baden Wuttemberg la finestra della mia stanza era verde, affacciata su un enorme prato e sui boschi che lo contornavano.
La luce vibrava di un riso di ombre verdi, sommesso e quieto.
L'estate nei boschi è piena e sensuale. Stagione di trionfi e di promesse.
Così è il tempo sospeso, la vacanza. Il vuoto di presente, il languido fantasticare di vite diverse in altri luoghi.
Desideri alla brace.
Chissà se quest'anno il fuoco finalmente divamperà.
martedì 21 agosto 2012
domenica 5 agosto 2012
parole
Geislingen, Germania
Ma siamo sicuri che c`e` un tesoro qui?
E´ tutto come al solito, le foglie sugli alberi, le nuvole nel cielo, le macchine ai semafori.
A guardar bene, pero`, qualcosa di strano c´e`.
Una buffa figura, con un nido di parole in testa cammina dritta ma non impettita, come sforzandosi di essere all`altezza di un compito misterioso.
Ed ecco che cade una parola. E´bianca come il latte.
Sempre piu` bianca.
Finche` tutto sparisce e resta solo un bagliore onnivoro.Ma io non ho paura e ci passo attraverso.
Solo datemi una parola tintinnante, forchetta ad esempio, per proteggermi dal silenzio, o una parola domestica e rassicurante come lenticchie.
Non datemi, per favore, la parola rapporto che e` cosi` brutta!
E nemmeno sesso, per carita` che mi fa venir freddo.
Va bene odore, vanno bene le parole che finiscono in io (ma con la tastiera tedesca non le posso elencare).
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